EU-OSHA Summit – Francesca Grosso (INAIL), i risultati in Italia

In occasione dell’EU-OSHA Summit 2017 di chiusura della Campagna 2016-2017 “Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età” abbiamo intervisto Francesca Grosso, dell’INAIL, per capire i risultati in Italia.

 

In questi due anni ci sono stati parecchi eventi sulla Campagna EU-OSHA in Italia, le aziende hanno recepito l’importanza di questo rischio?

Il focus di questa Campagna effettivamente non era molto semplice da trasmettere come messaggio, perché nonostante il dettame di legge parlare di invecchiamento attivo significa tener conto della valutazione di tutti i rischi compresi quelli delle differenze di genere, di età e di cultura. Non essendoci un modello da applicare è difficile trasferire i contenuti alle aziende.

Le aziende italiane hanno effettivamente capito l’importanza della Campagna, ci aspettavamo poca affluenza per le buone pratiche, invece siamo rimasti molto soddisfatti perché hanno risposto non solo grandi aziende, ma anche piccole, anche associazioni che hanno veicolato il messaggio tra i loro soci ed anche il mondo scientifico che attraverso diverse ricerche ha sviluppato dei modelli da strutturare nelle aziende.

Il percorso non è finito, noi consideriamo la fine di una Campagna come l’inizio di un nuovo percorso, soprattutto con un tema così trasversale come l’invecchiamento attivo che è qualcosa che ci porteremo anche nelle successive campagne.

Considerando che l’Italia è il paese più anziano in Europa è un tema che dovremo affrontare in futuro, non solo in termini occupazionali, ma anche in termini sociali. Perché sappiamo benissimo che l’invecchiamento vuol dire tener conto di costi a livello sociale, l’impatto non è solo sulla salute e sicurezza, ma anche sull’economia e sulla società.

 

Quale ruolo ha avuto l’INAIL nella Campagna?

L’INAIL come Focal Point ha un ruolo importante perché lavora in rete ed è tripartito, lavorando contestualmente con le parti sociali ed i Ministeri del Lavoro e della Salute.

Il ruolo è stato molto importante perché l’INAIL ha rapporti con le aziende, è stato di fondamentale importanza veicolare il messaggio come Istituto e non solo come Focal Point dell’EU-OSHA.

 

Qualche giorno fa il MIUR ed il Ministero della Salute hanno presentato il progetto per l’insegnamento del primo soccorso nelle scuole, bisognerebbe pensare anche ad insegnare la Sicurezza?

L’INAIL da anni lavora nelle scuole per la diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro, sicuramente di concerto con il MIUR si potrebbe inserire la materia nei percorsi scolastici.

Come agenzia crediamo tantissimo nel valore delle scuole e nella necessità di partire dai giovani, naturalmente tagliando i contenuti su temi di vita quotidiana per i più piccoli fino a quelli lavorativi nelle università.

Nelle scuole l’INAIL applica il programma “Napo for teachers” per veicolare la sicurezza attraverso i film del personaggio. I ragazzi sono molto attratti da Napo perché la comunicazione è molto innovativa e soprattutto intuitiva rendendo un argomento, come quello della salute e sicurezza, alla portata di tutti e con divertimento.

 

Safety Focus – Anno IV – Numero 09 Speciale – 27 Novembre 2017