Friuli Venezia Giulia: norme per la sicurezza in quota

In edilizia la maggior parte degli infortuni, spesso mortali, avviene a seguito di cadute dall’alto durante la costruzione o la manutenzione degli edifici.
La riduzione di questi infortuni attraverso rigide norme di sicurezza è l’obiettivo prioritario della Regione Friuli Venezia Giulia grazie a una Legge votata all’unanimità lo scorso dicembre dal Consiglio regionale. La Legge regionale 24/2015, entrata in vigore il 21 aprile 2016, “Norme per la sicurezza dei lavori in quota e per la prevenzione di infortuni conseguenti al rischio di cadute dall’alto”, ha introdotto “misure preventive e protettive da prevedere nella progettazione e da adottare nella realizzazione degli interventi edilizi […] al fine di garantire il transito, l’accesso e l’esecuzione dei lavori sulla copertura, incluse la manutenzione, la verifica, la riparazione e l’installazione di impianti in condizioni di sicurezza”.
Le istituzioni vogliono agire direttamente sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e con questa Legge specifica introducono in modo obbligatorio – nel caso di nuove costruzioni, di manutenzioni straordinarie degli edifici esistenti, così come di montaggio di pannelli solari o fotovoltaici – progetto e installazione di specifici accorgimenti, quali percorsi di accesso, parapetti, ancoraggi o linee vita, per operare in assoluta sicurezza.
Si tratta quindi di “una norma di civiltà”, che all’inizio comporterà un investimento maggiore, che però sarà recuperato da una riduzione dei costi delle manutenzioni e che soprattutto, garantirà più sicurezza a chi lavora in quota ed eviterà responsabilità da parte dei proprietari.

 

Legge Regionale 29 dicembre 2015, n. 34:

http://lexview-int.regione.fvg.it/FontiNormative/xml/xmlLex.aspx?anno=2015&legge=34&lista=0&fx=lex

 

Safety Focus – Anno III – Numero 6 – 27 Maggio 2016