2018, i dati infortunistici non sono positivi

L’INAIL ha pubblicato i dati infortunistici dei primi 9 mesi del 2018, dati non positivi che sottolineano che il problema sicurezza sul lavoro è un’emergenza sociale di livello nazionale.

Le denunce con esito mortale sono state 834, l’8,5% in più di quelle dello stesso periodo dell’anno precedente. Statisticamente si conferma la tragica media di 3 morti al giorno, che ha subito un’impennata per gli incidenti del mese di agosto 2018, ben 44 in più del 2017.

Le morti sul lavoro non fanno notizia eppure è un bollettino di guerra in cui le famiglie delle vittime sono quelle che vivono delle tragedie indescrivibili.

L’INAIL individua alcuni eventi “più” tragici quali quelli di ponte Morandi a Genova, quelli dei braccianti agricoli nel Foggiano, ma non esiste un evento “più tragico”, sono tutti delle tragedie!

In generale, in ottica di genere, l’aumento dei casi mortali è legato prevalentemente alla componente maschile, con 64 denunce in più (da 696 a 760), mentre quella femminile ha registrato un solo decesso in più (da 73 a 74).

Nella ripartizione nazionale le 469.008 denunce di infortunio denunciate sono così divise:

  • Isole 6,4%
  • Sud 13,1%
  • Centro 19,1%
  • Nord-Ovest 29,4%
  • Nord-Est 32%.

Mentre, quelli mortali:

  • Isole 7,8%
  • Centro 18,7%
  • Sud 21,5%
  • Nord-Est 25,3%
  • Nord-Ovest 26,5%.

Le malattie professionali, dopo una diminuzione del 2017, sono aumentate, circa l’1,8% in più.

L’incremento ha riguardato particolarmente il settore dell’agricoltura con un +5,2% seguito dall’industria +1%

In ottica di genere sono aumentate quelle maschili, con una lieve diminuzione di quelle femminili.

Tra le principali malattie professionali ritroviamo le patologie del sistema osteo-muscolare, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio.

 

 

Safety Focus – Anno VI – Numero 2 – 12 Febbraio 2019