La vita dopo l’errore

di Andrea Trespidi

Come cambia la vita dopo l’errore?

Quando succede un incidente la popolazione si interroga e cerca delle risposte. Ma ci sono anche momenti più insidiosi nella vita di un professionista, del suo gruppo di appartenenza e nella sua cultura, ed è quando l’incidente non è avvenuto, ma ci sono stati tutti i prerequisiti perché avvenisse.

Come cambiano sofferenza e accettazione nell’epoca scientifica? Cosa avviene dopo un errore? 

In chi lo commette, in chi gli siede accanto, nella sua famiglia che lo aspetta a casa. Sapendo che la tecnologia e la scienza avrebbe potuto evitarlo, ma l’uomo no, perché è fallibile. Sapendo che hai scelto di fare un lavoro dove non puoi sbagliare perché sei in sanità, in aeronautica, in ferrovia, eppure l’errore, è umano.

Esiste una risposta migliore di un’altra?

A fare la differenza è una diversa sensibilità culturale delle persone.

La cultura è il vero assassino e il cambiamento culturale è possibile: perché si realizzi è necessario coinvolgere il mondo interiore facendo leva sui sentimenti, questa è la missione di maydayitalia attraverso il CISM e di ItaliaLovesSicurezza #ILS attraverso il suo movimento.

Il CISM è il più utilizzato protocollo della Crisis Intervention a livello mondiale, recentemente riconosciuto dalla SAMHSA nella sua efficacia e validità scientifica. Il CISM viene implementato nelle organizzazioni come strumento di recupero del benessere del professionista, e di reintegro all’interno del suo gruppo di appartenenza, sia in termini di gruppo di colleghi che in termini di gruppo familiare. Il CISM viene visto in quest’ottica reattivo, come strumento restauratore di un equilibrio perturbato.

Ma il vero potere del CISM è proattivo, come costruttore di resilienza, personale e di gruppo, e non solo come restauratore. Le persone che condividono questa filosofia, a partire dall’apertura verso una narrabilità e una condivisione autentica, costruiscono rapporti più autentici e saldano legami più costruttivi, sono in grado di resistere alle difficoltà e agli imprevisti in modo più plastico e con più energia.

#ILS propone una sicurezza che passa attraverso la Comprensione, la Condivisione e la Comunicazione. L’umana comprensione come l’inizio dell’accettazione e del perdono, la condivisione come elemento di base da cui ripartire ritrovando un’abitabilità della vita e del lavoro dopo l’errore e la comunicazione come l’apice del superamento, la chiara visione dell’errore non giudicato ma utile, raccontare per salvare.

Troppo spesso sentiamo genitori dire ai figli “fai quello che vuoi nella vita, ma non il lavoro di mamma o di papà!”, perché si sentono la fatica, la disapprovazione, la mancanza di riconoscimento di un mestiere che invece salva vite umane. Se riuscissimo invece a fare la Safety Revolution, se la sicurezza diventasse bella, amore per la vita, passione e sentimento, immagineremmo i nostri figli che un giorno si siedono al nostro posto, la forza massima di amore per il proprio lavoro. Se immaginiamo questo, allora c’è vita, dopo l’errore.

Con Francesca Bartoccini e maydayitalia al convegno degli amici di ANACNA, thanks to Gianluca Del Pinto.

 

Safety Focus – Anno V – Numero 1 – 14 Marzo 2018