Dotazione economica del Servizio di Prevenzione e Protezione

Fotolia_16069049_Subscription_Monthly_XXL-640x330Dotazione economica del Servizio di Prevenzione e Protezione

di Mario STIGLIANO

 

Gli addetti e i responsabili dei servizi, interni o esterni, devono […] disporre di mezzi […] adeguati per lo svolgimento dei compiti loro assegnati” (art. 31 comma 2 D.Lgs 81/2008 e s.m.i.), è necessario un budget di spesa confruo al raggiungimento delle finalità previste per il SPP?

Il quesito posto dall’Unione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco alla Commissione Interpelli è, appunto, quello che tormenta molti RSPP ed ASPP.

La risposta della Commissione non chiarisce in modo univoco la dotazione economica del SPP: “le previsioni dell’art. 31 comma 2, del D.Lgs n. 81/2008 sono dirette ad assicurare che il Servizio di prevenzione e protezione disponga di tutto quanto necessario allo svolgimento dei compiti di cui all’art. 33, comma 1, avuto riguardo alla complessità aziendale e ai rischi presenti. In relazione alle modalità per realizzare tali finalità la scelta di assegnare un budget è rimessa alla discrezionalità dell’organizzazione aziendale”.

Analizziamo nel dettaglio i compiti del SPP previsti dall’art. 33 e l’effettiva necessità di un budget economico.

 

Compito Necessità di budget economico
  1. a) individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
Sicuramente la valutazione di alcuni rischi, in particolare quelli fisici (rumore, vibrazioni, CEM …) richiedono dei rilievi strumentali ed il supporto di tecnici qualificati a supporto del SPP.Certamente il Datore di Lavoro deve prevedere un budget per dette attività.
  1. b) elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’art. 28 comma 2 e i sistemi di controllo di tali misure;
Le misure di prevenzione e protezione elaborate dal SPP e contenute nella Valutazione di tutti i rischi non richiedono un budget per il RSPP perché ricadono tra gli obblighi non delegabili dal Datore di Lavoro. Il quale deve individuare chi attua dette misure e stabilire i relativi budget per l’effettiva applicazione del piano di miglioramento della salute e sicurezza.
  1. c) elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
Vale quanto commentato al punto precedente.
  1. d) proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
Per i programmi di informazione e formazione cogenti proposti non è richiesto un budget diretto per il SPP, ma tali costi ricadono direttamente sul Datore di Lavoro e/o Dirigente.
  1. e) partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’art. 35;
Non è richiesto budget specifico per detto compito.
  1. f) fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’art. 36.
Non è effettivamente richiesto un budget per l’informazione dei lavoratori, in quanto svolta direttamente dal SPP.

 

Sicuramente le azioni intraprese dal SPP richiedono un impegno economico, ma tutte ricadono sugli obblighi non delegabili del Datore di Lavoro o Dirigente con potere decisionale e di spesa. Pertanto anche se il budget economico non gestito direttamente dal SPP, il Datore di Lavoro o Dirigente deve averlo quantificato compatibilemente con le tempistiche previste nel piano di miglioramento della salute e sicurezza aziendale.

 

Consulta l’Interpello n. 22/2014: http://www.lavoro.gov.it/AreaLavoro/saluteSicurezza/Documents/Interpello%2022-2014.pdf

 

Safety Focus – Anno I – Numero 03 – 14 Novembre 2014