INAIL: sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto

di Federica PALMIERI

 

L’INAIL in collaborazione con il DIT (Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, ha pubblicato la guida sui sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto.

Il rischio a cui sono sottoposti i lavoratori che operano nelle attività di scavo è elevato, al fine di prevenire il rischio, nei cantieri temporanei e mobili è necessario adottare particolari sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto.

I sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto, dispositivi di protezione collettiva, proteggono i lavoratori dal rischio di seppellimento e possono essere realizzati con materiale da cantiere a piè d’opera oppure prefabbricati.

I sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto si distinguono in:

  1. Sistemi realizzati in cantiere:
  • sistemi realizzati totalmente in legno;
  • sistemi realizzati con puntoni in metallo;

 

  1. Sistemi realizzati con componenti prefabbricati:
  • sistemi realizzati mediante blindaggi;
  • sistemi realizzati mediante palancole.

I sistemi realizzati in cantiere sono apparentemente di minore complessità, è opportuno però che, anche questi, siano soggetti a regolare manutenzione e controllo visivo, prima della messa in opera, in maniera tale da conservare nel tempo le caratteristiche prestazionali iniziali.

Le principali attenzioni da porre nell’utilizzo dei sistemi prefabbricati sono relative al rispetto delle indicazioni contenute nel libretto di uso e manutenzione del fabbricante.

Il quaderno tecnico dell’INAIL è così strutturato:

  • Documentazione di riferimento;
  • Cosa sono i sistemi di protezione degli scavi;
  • Destinazione d’uso;
  • Tipologia di sistemi di protezione degli scavi;
  • Marcatura;
  • Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio;
  • Indicazioni essenziali di manutenzione;
  • Riferimenti nel D.Lgs 81/2008.

 

Scarica la guida INAIL:

http://www.inail.it/internet_web/wcm/idc/groups/intranet/documents/document/ucm_153632.pdf

 

Safety Focus – Anno II – Numero 20 – 2 Dicembre 2015