Puglia: Proposta di Legge DAE

di Federica Palmieri

 

La Regione Puglia ha accolto una proposta di legge grazie alla quale i defibrillatori semiautomatici dovranno essere installati anche in scuole, cinema, teatri, pub, ristoranti, stazioni, centri commerciali, condomini ed aziende con più di 15 dipendenti.

Questa proposta di legge ha l’obiettivo di elevare i servizi a tutela della salute, attraverso la migliore diffusione di defibrillatori semiautomatici esterni e tecniche di primo soccorso e defibrillazione precoce. Si tratta di un importante passo avanti in materia di prevenzione dei rischi connessi alla salute della popolazione: ogni cittadino deve saper utilizzare un DAE in situazione di emergenza!

“Secondo lo studio Maastricht, infatti, l’incidenza della morte cardiaca improvvisa continua a crescere proporzionalmente con l’età, ma il 45% interessa soggetti under 65 anni; inoltre, l’80% degli arresti cardiaci extra-ospedalieri avviene presso il domicilio e il restante 20% in strada o in ambienti pubblici; e il 60% avviene in presenza di testimoni.”

La proposta di legge si compone di 12 articoli e per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno si rifà ai criteri e alle modalità già fissati dall’accordo Stato-Regioni del 27 febbraio 2003. Prevede anche la formazione degli utilizzatori con l’obiettivo di diffondere il più possibile tra la cittadinanza le competenze e le capacità necessarie ad intervenire tempestivamente nell’emergenza cardiaca al fine ultimo di tutelare la vita. I corsi devono assicurare l’apprendimento delle tecniche di BLS e della capacità di utilizzo, in tutta sicurezza, del defibrillatore semiautomatico esterno per garantire l’intervento sulle persone vittime di arresto cardiaco.

Questa proposta di legge vuole quindi portare l’obbligo della dotazione di DAE non solo nei luoghi in cui si pratica attività sanitaria e sociosanitaria e in quelli destinati ad attività ricreativa ludica, agonistica e non agonistica anche a livello dilettantistico (come previsto dal decreto Balduzzi), ma anche in istituti scolastici di ogni ordine e grado, pubblici e privati; università; auditorium, cinema e teatri; parchi divertimento, discoteche, sale gioco e strutture ricreative; strutture turistico-ricettive quali villaggi turistici, camping, alberghi, pensioni, bed & breakfast, ostelli, sale ricevimento, pub e ristoranti, strutture che ospitano eventi quali concerti, manifestazioni sportive, culturali e ludiche; grandi e piccoli scali per mezzi di trasporto aerei, ferroviari, marittimi ed industriali; centri commerciali, ipermercati, supermercati, grandi magazzini, mercati generali, rionali, cittadini; mezzi di trasporto di massa pubblici e privati urbani ed extraurbani; farmacie; uffici di servizi, pubblici e privati, ad alta affluenza (poste, banche, tribunali, agenzie governative ed altri uffici assimilabili per volumi di affluenza); aziende con numero di dipendenti superiore a 15 unità, condomini di civili abitazioni. Insomma in tutte le realtà – lavorative e non – in cui ci sono persone.

Il rapporto dovrà essere almeno di un apparecchio ogni mille persone e riguarda anche le attività di nuova apertura. Per stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiaggia pubbliche, solarium ed altre attività assimilabili, insistenti lungo le coste pugliesi, la legge rimanda all’ordinamento dell’autorità di Guardia costiera competente.

Previste anche sanzioni (da un minimo di 500 a un massimo di 3.500 euro, a seconda dei casi) per mancato uso degli apparecchi, assenza di formazione degli operatori o mancata manutenzione.

Safety Focus – Anno III – Numero 13 – 24 Ottobre 2016

di Federica Palmieri

 

La Regione Puglia ha accolto una proposta di legge grazie alla quale i defibrillatori semiautomatici dovranno essere installati anche in scuole, cinema, teatri, pub, ristoranti, stazioni, centri commerciali, condomini ed aziende con più di 15 dipendenti.

Questa proposta di legge ha l’obiettivo di elevare i servizi a tutela della salute, attraverso la migliore diffusione di defibrillatori semiautomatici esterni e tecniche di primo soccorso e defibrillazione precoce. Si tratta di un importante passo avanti in materia di prevenzione dei rischi connessi alla salute della popolazione: ogni cittadino deve saper utilizzare un DAE in situazione di emergenza!

“Secondo lo studio Maastricht, infatti, l’incidenza della morte cardiaca improvvisa continua a crescere proporzionalmente con l’età, ma il 45% interessa soggetti under 65 anni; inoltre, l’80% degli arresti cardiaci extra-ospedalieri avviene presso il domicilio e il restante 20% in strada o in ambienti pubblici; e il 60% avviene in presenza di testimoni.”

La proposta di legge si compone di 12 articoli e per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno si rifà ai criteri e alle modalità già fissati dall’accordo Stato-Regioni del 27 febbraio 2003. Prevede anche la formazione degli utilizzatori con l’obiettivo di diffondere il più possibile tra la cittadinanza le competenze e le capacità necessarie ad intervenire tempestivamente nell’emergenza cardiaca al fine ultimo di tutelare la vita. I corsi devono assicurare l’apprendimento delle tecniche di BLS e della capacità di utilizzo, in tutta sicurezza, del defibrillatore semiautomatico esterno per garantire l’intervento sulle persone vittime di arresto cardiaco.

Questa proposta di legge vuole quindi portare l’obbligo della dotazione di DAE non solo nei luoghi in cui si pratica attività sanitaria e sociosanitaria e in quelli destinati ad attività ricreativa ludica, agonistica e non agonistica anche a livello dilettantistico (come previsto dal decreto Balduzzi), ma anche in istituti scolastici di ogni ordine e grado, pubblici e privati; università; auditorium, cinema e teatri; parchi divertimento, discoteche, sale gioco e strutture ricreative; strutture turistico-ricettive quali villaggi turistici, camping, alberghi, pensioni, bed & breakfast, ostelli, sale ricevimento, pub e ristoranti, strutture che ospitano eventi quali concerti, manifestazioni sportive, culturali e ludiche; grandi e piccoli scali per mezzi di trasporto aerei, ferroviari, marittimi ed industriali; centri commerciali, ipermercati, supermercati, grandi magazzini, mercati generali, rionali, cittadini; mezzi di trasporto di massa pubblici e privati urbani ed extraurbani; farmacie; uffici di servizi, pubblici e privati, ad alta affluenza (poste, banche, tribunali, agenzie governative ed altri uffici assimilabili per volumi di affluenza); aziende con numero di dipendenti superiore a 15 unità, condomini di civili abitazioni. Insomma in tutte le realtà – lavorative e non – in cui ci sono persone.

Il rapporto dovrà essere almeno di un apparecchio ogni mille persone e riguarda anche le attività di nuova apertura. Per stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiaggia pubbliche, solarium ed altre attività assimilabili, insistenti lungo le coste pugliesi, la legge rimanda all’ordinamento dell’autorità di Guardia costiera competente.

Previste anche sanzioni (da un minimo di 500 a un massimo di 3.500 euro, a seconda dei casi) per mancato uso degli apparecchi, assenza di formazione degli operatori o mancata manutenzione.

Safety Focus – Anno III – Numero 13 – 24 Ottobre 2016