Incidente nei cantieri, riflessioni di un Coordinatore della Sicurezza

Oltre l’incidente, la sicurezza come responsabilità quotidiana e collettiva nei cantieri

Nel contesto della sicurezza nei cantieri, come illustro nel libro “Sicurezza Operativa, come avere un cantiere sicuro e sempre produttivo”, la ricerca del colpevole spesso trascura le cause sistemica degli incidenti, focalizzandosi piuttosto sul trovare un responsabile. Questo approccio rischia di oscurare l’importanza di analizzare i processi e le procedure che potrebbero essere stati insufficienti o errati. La priorità dovrebbe essere quella di capire come migliorare continuamente le pratiche di sicurezza e imparare dall’incidente per prevenire futuri rischi.

I recenti incidenti nei cantieri mi hanno portato a fare delle domande personali, sono un ingegnere della sicurezza e lavoro nel settore della produzione e distribuzione dell’energia elettrica.

Quali sono i momenti in cui nei cantieri innalziamo i livelli di sicurezza?

Perché ci sono dei momenti in cui tutti siamo più rilassati?

In “Sicurezza Operativa”, parlo degli attivatori dei comportamenti essenziali per comprendere come l’ambiente lavorativo, le procedure di sicurezza, e la cultura aziendale influenzano le azioni dei lavoratori. La consapevolezza di questi fattori può aiutare a creare un ambiente più sicuro, riducendo il rischio di incidenti grazie a una maggiore attenzione e adattamento del comportamento dei lavoratori.

Aver completato un’opera non deve farci sentire più rilassati, ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione sulla sicurezza. Non ci sono momenti in cui siamo più protetti in base all’avanzamento delle opere, ma dobbiamo essere sempre attenti perché la distrazione può causare un incidente. La sicurezza deve essere una costante priorità, indipendentemente dallo stato di avanzamento del progetto.

Ogni incidente sul lavoro non è soltanto una tragedia da cui distogliere lo sguardo una volta spenti i riflettori, ma è un chiaro monito per tutti noi: la sicurezza non è un compito da completare, ma un impegno continuo che richiede perseveranza, vigilanza costante, formazione incessante e una cultura di prevenzione radicata in ogni lavoratore.

Come ingegnere della sicurezza, invito colleghi, dirigenti e operai a riflettere su come possiamo rafforzare le nostre pratiche, non solo in risposta a un incidente, ma come parte integrante di ogni giornata lavorativa. Dobbiamo aspirare a un ambiente in cui la sicurezza sia tanto intrinseca quanto lo è l’ingegneria che sta dietro alle magnifiche opere che costruiamo. È il momento di agire, di prendere le lezioni apprese anche dai momenti più bui e trasformarle in strategie proattive che salvaguardino ogni vita nei nostri cantieri. La sicurezza non è solo responsabilità di chi indossa il casco sul campo, ma di tutti, in ogni momento e a tutti i livelli dell’organizzazione.

Safety Focus – Anno XI – Numero 7 Speciale – 12 aprile 2024

Mario Stigliano, ingegnere, si è sempre occupato di sicurezza nei cantieri industriali e del settore energetico come Coordinatore della Sicurezza e HSE per diverse multinazionali.
Dal 2016 collabora attivamente con l’EU-OSHA (Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro) nell’ambito del progetto Healthy Workplaces.
Nel 2018, in occasione della Settimana Mondiale della Salute e Sicurezza, ha corso la Run4Safety, una corsa in solitaria da Ginosa a Milano per sensibilizzare sulle morti bianche nei cantieri.
E’ autore del libro “Sicurezza Operativa, come avere un cantiere sicuro e produrre di più”, emerge come una figura chiave nel settore della sicurezza nei cantieri. È un professionista che ha dedicato anni al miglioramento delle condizioni di lavoro nei cantieri, combinando la sua vasta esperienza con una visione innovativa per la sicurezza. Il suo impegno nel campo si riflette chiaramente nella stesura del libro, inteso come strumento didattico e operativo per ridurre gli infortuni e migliorare la produttività dei cantieri.