Cinema e sicurezza sul lavoro, un nuovo modello vincente

di Maria Carmela Bonelli

In Italia continuano gli infortuni e le morti sul lavoro. Una situazione che resta critica – sebbene in miglioramento rispetto al 2024 – come dimostrato dai recenti dati Inail: nei primi 8 mesi del 2025 sono state registrate ben 674 denunce di morti sul lavoro, con un aumento dell’8,8% per i casi in itinere (ovvero nel tragitto tra casa e luogo di lavoro) rispetto allo stesso periodo del 2024. Un numero ancora troppo elevato a cui è necessario dedicare una rinnovata attenzione, ma spesso la sensibilizzazione attraverso la formazione tradizionale in azienda non basta, in quanto vissuta come semplice obbligo burocratico cui adempiere (con corsi brevi cui lavoratrici e lavoratori partecipano passivamente, spesso senza trarne reale vantaggio).

Per cambiare approccio e suscitare maggiore attenzione in materia, un’idea è rinnovare le modalità stesse della formazione aziendale, e il cinema può essere la soluzione. Filmanager è la piattaforma digitale di formazione che, attraverso la forza educativa di scene di centinaia di film, rende possibile un nuovo modo di apprendere, suscitare motivazione, ispirare comportamenti virtuosi, sviluppare skills e migliorare la cultura aziendale.

Virginio De Maio, ideatore della piattaforma, spiega: “Il cinema, con il suo potere senza tempo, riesce a trasformare in un’esperienza coinvolgente e memorabile anche un obbligo come la formazione, e a stimolare riflessioni che generano cambiamenti reali nei comportamenti quotidiani. Il modello di Filmanager apre la strada a un’innovativa modalità di apprendimento aziendale – superando gli ostacoli all’apprendimento che solitamente si presentano: presenza necessariamente fisica, costante mancanza di tempo, difficoltà a rimanere focalizzati – in un incontro di emozione, riflessione e tecnologia per garantire risultati concreti.

L’impatto reale della formazione in azienda grazie ai film

Filmanager nasce nel 2021 con l’obiettivo di superare i limiti delle tradizionali metodologie formative – spesso circoscritte a qualche ora in un’aula e non persistenti nel tempo – stimolando un cambiamento concreto nei contesti lavorativi. L’innovazione più importante del metodo Filmanager sta nella continuità dell’apprendimento, che si svolge quotidianamente per più mesi e risulta efficace proprio in virtù di questa persistenza. Con percorsi ad hoc costruiti da professionisti per le numerose aziende italiane che l’hanno già scelta, questa nuova modalità di formazione non solo garantisce che le risorse siano sempre allineate alla cultura aziendale, ma permette anche di raggiungere i collaboratori ovunque si trovino.

In che modo? Il funzionamento è tanto semplice quanto innovativo: una volta stabilito il tema della formazione in base alle esigenze dell’azienda, la piattaforma invia una scena di film al giorno a ciascun componente del team – cinque minuti quotidiani che permettono una costante focalizzazione sulla materia scelta, come ad esempio sicurezza sul lavoro, comunicazione efficace, customer excellence, vendita, gentilezza, negoziazione. In questo modo l’attenzione del lavoratore è sempre indirizzata su come applicare ciò che vede nella scena di film nella sua vita lavorativa, favorendone coinvolgimento e continuità.

Una storia di successo in “safety leadership”

Un’importante azienda industriale italiana ha scelto di rivolgersi a Filmanager con il chiaro obiettivo di rafforzare la cultura interna in termini di sicurezza sul lavoro e sviluppare la leadership dei propri Safety Leader. Le necessità di coinvolgere i collaboratori attivi in più cantieri (spesso impossibilitati a partecipare alla formazione in presenza) e di garantire un momento quotidiano di apprendimento condiviso capace di rafforzare il senso di comunità anche a distanza, hanno reso Filmanager la soluzione perfetta per raggiungere l’obiettivo.

La piattaforma ha costruito un percorso di sicurezza sui cantieri su misura per l’organizzazione, per attenzionare e sensibilizzare i lavoratori con scene di film incentrate sulla “safety leadership”. La selezione delle clip ha permesso un coinvolgimento in un ampio processo narrativo per interiorizzare e riflettere su messaggi fondamentali in termini di sicurezza. Attraverso questo metodo, le norme e procedure vengono trasformate in esperienze emozionali e condivise tra i lavoratori, e il tutto si rafforza attraverso domande che, in accompagnamento delle scene cinematografiche, stimolano nuove connessioni tra la clip quotidiana e la realtà concreta dei cantieri.

Per 8 settimane circa 300 Safety Leader hanno preso parte a un percorso di formazione su capacità di osservazione, responsabilità individuale, gestione dei dettagli che prevengono incidenti, attenzione condivisa, attraverso scene tratte da produzioni quali: Sherlock Holmes (per l’osservazione attenta dei dettagli), Spy Game (per allenare l’acuità sensoriale), San Andreas (per allenare la visione periferica in prevenzione dei rischi). Ciascuno ha potuto partecipare seppur sui cantieri, trasformando un impegno minimo (5 minuti al giorno) in un percorso di crescita continuo e ad alto impatto.

L’azienda ha potuto visionare i livelli di partecipazione e le scene che hanno generato maggiori interazioni attraverso una dashboard dedicata, e dall’analisi dei dati raccolti sono emersi dati incoraggianti: con una costanza dell’87% e 2 persone su 3 che hanno interagito commentando le scene, i Safety Leader hanno dimostrato l’efficacia e l’impatto pratico del metodo innovativo, affermando che il percorso li ha guidati sia a riflettere sulla sicurezza con maggiore consapevolezza (92%), sia a sfruttare in cantiere le riflessioni emerse (78%). Infine, i manager hanno riscontrato una maggiore attenzione ai dettagli – come l’uso corretto dei DPI, l’ordine degli spazi e la segnaletica – insieme a un richiamo spontaneo dei contenuti visti nei briefing di sicurezza.

Safety Focus – Anno XII – Numero 21 – 22 ottobre 2025